Dal Museo alle Cime

Al MUSE di Trento un’esperienza VR per scoprire il valore delle collezioni di minerali nella ricerca scientifica.
Una storia scritta da Machineria, che ha lavorato insieme ai geologi del museo e a una rete di imprese trentine.

Dove lavorano i geologi?

Questa domanda, rivoltaci il 24 Giugno 2023 da un ragazzo di 9 anni di Udine, ci ha obbligati a riflettere.

Ci trovavamo al MUSE, il Museo di Scienze di Trento, e in fondo le domande avremmo dovuto farle noi: volevamo capire come parlare di rocce e minerali ai visitatori. Il sondaggio era parte integrante di un incarico ricevuto dal museo: valorizzare le loro collezioni mineralogiche e petrografiche.

Al ragazzo abbiamo risposto “i geologi lavorano sia in laboratorio che nei posti dove si trovano i minerali, come miniere, cave, montagne.

Questo spunto è diventato la chiave di tutto il progetto: una storia che porta dentro i laboratori e sul tetto delle Dolomiti, realizzata con vari strumenti: la Realtà Virtuale, le storie interattive a bivi, l’interpretazione del patrimonio.

Si intitola “Dal museo alle cime”, e si può sperimentare su visori VR negli “Openlabs” del MUSE, e nel corso del 2024 anche al Museo Geologico di Predazzo.

La rete

Per questo progetto Machineria ha lavorato a stretto contatto con i geologi del Muse, e con una rete di imprese trentine ad alto tasso di innovazione: Delta Informatica ha coordinato i lavori e messo a disposizione Elevate, uno strumento leggero e flessibile per la gestione di storie a bivi. Concepire un’esperienza VR come ultimo strato di una sottostante storia a bivi ci ha permesso flessibilità e velocità nella risoluzione degli errori.

Wrapping Reality ha realizzato le riprese e il montaggio. Siamo andati con loro in quota e in miniera, e abbiamo sempre ricevuto riscontri puntuali sulla fattibilità delle idee che scaturivano dal lavoro di interpretazione del patrimonio.

Indossato il visore, una geologa ci conduce in laboratorio e sulle Dolomiti

Machineria al lavoro

3 percorsi, 9 minerali, 2 musei, decine di ramificazioni, scelte e finali: una storia a bivi richiede un comprensione della complessità orizzontale dell’esperienza utente.

Ma anche strumenti professionali di analisi dei pubblici, la capacità di trovare il punto di incontro tra rigore scientifico e divulgazione, e quella di scrivere una storia che funzioni.

Il lavoro di ascolto - circa 150 sondaggi, prima e dopo la conclusione del lavorp - ci ha fatto capire che la chiave non era affatto “rendere carini” i minerali: chi frequenta il MUSE ammira i geologi, e li considera protagonisti nella difesa del metodo scientifico. Solo che non sa dove e come lavorano.

La protagonista della nostra storia, Agata, svela il segreto, e chiarisce la relazione tra competenze professionali e sviluppo delle collezioni.

The Minecraft Moment

“Dal museo alle cime” sfrutta la Realtà Virtuale per offrire a tutti un incontro ravvicinato con le miniere abbandonate di Darzo e altri luoghi del Trentino in cui è possibile scoprire il ruolo di rocce e minerali nello sviluppo di una comunità locale.

Obiettivi di apprendimento chiari

I minerali sono stai scelti insieme ai geologi del MUSE per il loro potenziale di narrazione: la Galena Argentifera, la Barite e la Fiemmeite permettono di capire che la geologia permette di capire il mondo attorno a noi, la sua storia, e i modi in cui la ricerca incide sulle nostre vite.

Il percorso Georisorse - con il Porfido, il Rosso Ammonitico e la Fluorite - porta a scoprire paesaggi antichissimi e documenta l’utilità pratica di rocce e minerali.

La Dolomite, l’Agata e la Predazzite catapultano in volo sulle cime del Trentino, e offrono una chiave per legare vicende di 240 milioni di anni fa al paesaggio attuale.

Quarzo. "Dal Museo alle Cime", Machineria al Muse Museo delle Scienze di Trento
Agata. "Dal Museo alle Cime", Machineria al Muse Museo delle Scienze di Trento

Da tutti i punti di vista

Abbiamo chiesto a Wrapping Reality e Delta Informatica di acquisire immagini a 360 gradi dei nove minerali. Ricreati in uno spazio virtuale, permettono all’utente di vedere e capire in un modo che l’esposizione in vetrina non consente.

Massimo Bernardi – Direttore sostituto Ufficio ricerca e collezioni MUSE

“Questo progetto dimostra che la digitalizzazione include la possibilità di rendere accessibili livelli stratificati di significati.”

VR e interpretazione del patrimonio?

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